Piero Pelù, Nicola Pecci e Marco Vichi presentano “Nessuna Pietà”
Nasce circa quindici anni fa da una poesia dello scrittore Marco Vichi ispirata dalle teorie negazioniste dell’olocausto quello che diventerà un progetto che sposa musica e letteratura. Per dieci anni resta uno sfogo in un cassetto per poi trovare un senso diventando un brano musicale che accompagna un libro e un cd. “Nessuna pietà” è il titolo del progetto presentato a Boboli durante il primo appuntamento del Caffè Letterario. Una serie di incontri nati dalla collaborazione fra l’associazione culturale Multipromo e la libreria Edison. Il cd è sintesi del lavoro di diversi artisti come Pelù, Bollani, Cisco dei Modena City Ramblers e Ambra Marì. Vichi, uno scrittore con il sogno adolescenziale di diventare un chitarrista rock, si fa paroliere dei brani con il cantautore Nicola Pecci che interpreta i suoi testi. “Mi sono approcciato teatralmente alla scrittura musicale dei testi di Vichi” spiega il cantautore che non nasconde le difficoltà incontrate nell’interpretare parole di altri. I brani nascono gradualmente dall’intesa fra scrittore e cantante, diventano campi fertili per sperimentazioni e collaborazioni con diversi artisti. Pecci si circonda di una band acustica scelta appositamente per il progetto: i “Dago”. “Così venivano chiamati gli italiani in senso dispregiativo dagli americani negli anni Quaranta e Cinquanta. Sarebbe una contrazione di Day-Go, cioè un giorno e via, per indicare la natura nomade e gitana dei nostri connazionali” spiega Vichi. Grandi scrittori che scrivono testi musicali sembrano quasi scomparsi nel contesto contemporaneo italiano ma lo sconfinare di generi artistici che caratterizza “Nessuna Pietà” trova un’armonia unica. Il progetto introduce temi impegnati contemporanei e passati in brani orecchiabili. Non solo l’olocausto ma anche la tragedia dei desaparecidos argentini, lo sterminio degli indiani d’America e le migrazioni africane. Sul piccolo palco del Caffè Letterario a Boboli, Pecci con la sua band interpreta diversi brani del cd come “La vostra guerra” che racconta dagli occhi di un torturatore la prigionia dei desaparecidos durante i mondiali del ’78 vinti dalla nazionale argentina. Brano dal testo semplice e toccante colorato dalla fisarmonica di Tesi che richiama suoni latini. “Eterna memoria” racconta invece la schiavitù dei neri africani che reggono con sangue e sudore il benessere dell’emisfero settentrionale del pianeta. Memorabile l’interpretazione recitata e cantata di Piero Pelù nel brano “Grande Spirito” che permette di rivivere i drammi dei pellerossa americani. “Appena ho sentito il brano ho preteso la collaborazione” dice soddisfatto l’ex cantante dei Litfiba che da subito ha fortemente appoggiato il progetto.
La band con i vari artisti che hanno collaborato interpreterà tutti i brani del cd il 3 Luglio presso il Cassero della fortezza Medicea a Poggibonsi. Una serata del festival “Libera Tutti” organizzato dalla scuola di narrazione Nausika. Ascoltare un concerto dei Dago permette di ripercorrere senza retorica le tragedie consumate cinicamente dall’uomo nel corso della storia, diventa una preziosa fonte di insegnamento e consapevolezza.
Annalisa Ausilio
Foto: Sara Giosa
Salve
RispondiEliminasono Gianluca De Bianchi e sono il proprietario del sito www.peluzone.it - un sito non ufficiale su Piero Pelù.
Vorrei sapere se posso scaricare la foto (o se ne avete anche altre) per inserirla nel sito.
Ovviamente viene specificato che sono di vostra proprietà.
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