lunedì 6 luglio 2009

Straordinario successo per la prima de “Il Barbiere di Siviglia”


Foto di Sara Giosa

L’opera di Rossini seduce il pubblico di San Galgano


Calato il sipario su “Il Flauto Magico” di Mozart andato in scena il 27 Giugno, i riflettori dell’Abbazia di San Galgano si accendono il 4 Luglio su “Il Barbiere di Siviglia”, l’immortale opera di Gioacchino Rossini. Una scenografia sobria e funzionale esaltata dalla maestosità dell’Abbazia cistercense, le allegre arie rossiniane eseguite dall’Orchestra OperaFestival ed infine la memorabile interpretazione dei protagonisti hanno regalato uno spettacolo unico e indimenticabile. Memorabile l’esibizione del baritono Michele Govi che, nelle vesti di Figaro il famoso barbiere e factotum della città, sfiora la perfezione nel canto e nella recitazione lasciando senza fiato il pubblico. L’interpretazione canora piena e sicura che si riverbera maestosa fra le austere colonne dell’Abbazia abbraccia armoniosamente una recitazione ricca di trasporto e leggerezza. Un connubio virtuoso di stili si condensano nella sua interpretazione coronando le intenzioni del grande Rossini. L’opera buffa in due atti emoziona il pubblico attraverso la solennità delle arie famose in tutto il mondo e strappa risate con scene comiche e la grottesca mimica dei personaggi. Ricca di espressione l’esecuzione dell’Orchestra OperaFestival diretta dal giovane e brillante maestro Matteo Beltrami che accompagna con le frizzanti note rossiniane la vicenda.
Una trama classica quella del Barbiere, incentrata sulla tradizionale storia d’amore impossibile che terminerà con il congiungimento finale dei due amanti: Rosina e il Conte di Almaviva. La prima interpretata dalla mezzosoprano Agata Bienkowska che, con totale trasporto, vive le emozioni di una donna che sfugge al proprio destino per inseguire l’amore impossibile con il Conte: il tenore Riccardo Mirabelli. Rivelazione l’esecuzione del soprano Giovanna Donadini nei panni di Berta che non solo chiude il primo atto con un assolo di note impossibili ma dimostra anche eccellente espressività in una recitazione comica. Il perfetto equilibrio e l’impeccabile intesa fra gli interpreti hanno dato vita ad una prima dal successo leggendario che ha lasciato divertito e commosso sia chi si è avvicinato per la prima volta all’opera lirica attirato dall’Abbazia sia ad occhi competenti nel settore. Non resta che aspettare l’11 Luglio, data in cui verrà rimessa in scena l’opera, per ridere e sognare nuovamente con il genio di Rossini.

Annalisa Ausilio
Pubblicato su intoscana.it

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