Quarta e ultima data dell’opera che ha riscosso un grandissimo successo
Si concluderà con l’ultima replica di martedì 21 luglio, la messa in scena dell’ “Aida” l’immortale opera lirica verdiana, produzione esclusiva di OperaFestival 2009.
Uno spettacolo che è stato capace di stupire fin dall’inizio, grazie alla fantastica collaborazione con uno dei più importanti scultori a livello mondiale, che ha apposto la sua firma sulle scenografie ed i costumi dell’opera: Igor Mitoraj.
Con la perfetta sintonia che si è venuta a creare tra lo scultore ed il giovane regista, Andrea Cigni, si è concretizzata un’ Aida in “controtendenza”, ben diversa da quelle replicate in tutto il mondo. La scelta di asciugare la scena, per permettere di far trapelare il contesto egizio senza l’utilizzo di elefanti o di grandi richiami espliciti si è rivelata essenziale. Sul palco quindi, le grandi sculture dell’artista polacco, hanno lasciato tutto lo spazio necessario ai cantanti, ai coristi,ai ballerini e alle comparse di affermarsi. Le voci impeccabili del cast, che vede interpretare il personaggio di Aida da Dimitra Theodossiou, soprano affermata in tutto il mondo, hanno sicuramente fatto la differenza.
Un grande salto di qualità quindi per la stessa produzione, che sembra ormai lontana dagli standard degli albori. La soddisfazione vera e propria deriva soprattutto dal coro e dall’orchestra di OperaFestival, nati e cresciuti insieme a questo grande evento.
Una macchina enorme, fatta di moltissimi ingranaggi che sono riusciti ad incastrarsi perfettamente tra di loro contribuendo a garantire il tutto esaurito ad ogni replica.
Inoltre, grazie alla vastissima programmazione di quest’anno che prevede l’alternanza dell’opera lirica alla musica leggera, OperaFestival sembra aver effettuato un’operazione importante: attirare un pubblico molto eterogeneo. Avvicinare i giovani al mondo dell’opera lirica non è affatto facile, ma attraverso alcune convenzioni con le scuole per gli stranieri, collaborazioni interessanti come quella con Mitoraj, e grazie allo scenario ineguagliabile del Giardino di Boboli qualcosa sta cambiando. Proprio per affermare l’ entità di “evento culturale”, non è mancata neppure l’attenzione verso l’esterno. Il 7 luglio ad esempio Operafestival e Maggio musicale fiorentino si sono stretti intorno al dolore di parenti e amici per le vittime della tragedia di Viareggio. Presso l’abbazia di San Galgano infatti è stata eseguita la “Messa da Requiem” (G. Verdi) diretta dal maestro Bruno Rigacci, preceduta dalla donazione da parte del presidente della Fondazione Monte Dei Paschi di Siena, di due nuove ambulanze alla Croce Verde di Viareggio.
OperaFestival sembra esser cresciuta davvero, ed anche se mancano ancora venti giorni alla fine, la curiosità per cosa ci proporrà il prossimo anno è già arrivata.
Intanto non possiamo far altro che aspettare intrepidi l’ultima replica dell’Aida che si terrà martedì 21 alle ore 21:00 presso il giardino delle colonne di Boboli, l’esecuzione dell’opera avverrà anche per sostenere un’altra giornata importante, quella dedicata all’Iran.
Letizia Vallini
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