Martedì 7 giugno, giornata di lutto nazionale, l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta dal maestro Bruno Rigacci, ha eseguito la Messa da Requiem di G. Verdi in memoria delle 22 vittime della tragedia di Viareggio.
Prima dell'inizio del concerto, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini, è intervenuto per commemorare le vittime del dramma ed annunciare la donazione di due nuove ambulanze da parte delle fondazioni bancarie toscane alla Croce Verde di Viareggio, anch'essa duramente colpita dall'incendio, e ha ribadito l'importanza della sicurezza sul lavoro.
E' seguita la commovente e toccante testimonianza del direttore sanitario della Croce Verde di Viareggio, Ferruccio Puccinelli, il cui breve intervento è stato interrotto dalla commozione e dal dolore ancora troppo vivo per il disastro a cui ha prestato soccorso.
Si è unito al cordoglio il prefetto di Siena Giulio Cazzella, una delle numerose autorità che hanno preso parte all'evento, e assieme ai comuni della Val di Merse presenti con i loro rispettivi gonfaloni storici in segno di lutto, ha confermato la vicinanza delle istituzioni al dolore delle famiglie delle vittime e dei feriti e ratificato l'impegno di non lasciarle sole.
Un' introduzione che ha caricato di ulteriore emotività la drammatica e solenne composizione di Giuseppe Verdi, eseguita con intensità e passione dall'orchestra e dal coro.
Le interpretazioni del soprano Dimitra Theodossiou, del mezzosoprano Anna Maria Chiuri del tenore Luca Canonici e del basso Simone Alberghino sono state ancora una volta impeccabili, frutto di brillanti carriere e straordinario talento.
Il tutto diretto dal grande maestro Bruno Rigacci, pianista, compositore e direttore d'orchestra di fama internazionale con una prestigiosa esperienza artistica alle spalle, che con trasporto ha condotto quest'opera maestosa e complessa nella suggestiva atmosfera dell'Abbazia di San Galgano.
A consacrare l'esito positivo dell'esecuzione sono state la partecipazione e la commozione del pubblico che a fine serata si è lasciato andare in un applauso intenso e liberatorio ed ha abbandonato il teatro con l'auspicio che anche le più terribili tragedie possano essere superate.
Sara Giosa
Nessun commento:
Posta un commento