Unica data italiana il 27 Luglio al Giardino di Boboli, Prato delle Colonne.
Dopo quattro mesi di tour mondiale dove è stata protagonista sui palchi francesi, inglesi, tedeschi, turchi e russi finalmente la sua voce inconfondibile si racconterà anche al pubblico italiano. A distanza di quattro anni dall'ultimo album, “Fictions”, l'artista per la prima volta diventa la penna dei suoi testi. Dodici brani intimi e passionali ripercorrono emozioni ed esperienze che hanno segnato e cambiato il suo essere. La Birkin rivive la sua infanzia, la copertina di “Enfants d'hiver”, la ritrae, infatti, all'età di dodici anni sulla spiaggia dove trascorreva le estati con i suoi genitori. Un album introspettivo attraverso il quale apre le scatole della sua memoria svelando amori, amicizie ed errori. Il tutto con un sound spoglio ed essenziale, asciugato dalle vecchie contaminazioni contemporanee con un ritorno al passato della canzone francese. Non manca nella sua intima analisi il riferimento all'impegno politico: “Aung San Sun Kyi” è il titolo del brano dedicato all'oppositrice birmana vittima del regime militare. Ma non appoggia solamente la causa birmana, l'attivismo contro violenze e soprusi riveste da sempre un ruolo fondamentale nella sua intensa vita artistica.
La Birkin esordisce sul palcoscenico a soli 17 anni come interprete di musical per poi scoprirsi attrice cinematografica e cantante. La partecipazione al film “Blow-Up” di Antonioni fa di lei una leggenda grazie alla scena in cui compare a seno nudo. Solo dopo tre anni segna in modo indelebile anche il contesto musicale post '68 con il brano “Je t’aime... moi non plus” scritto e musicato dal suo grande amore Serge Gainsbourg. Con la carica di erotismo estranea a quegli anni, la canzone che scatena scalpore e indignazione fa della Birkin uno dei personaggi più chiacchierati del momento. Dopo una moltitudine di pellicole cinematografiche e una vastissima collezione di cd e concerti l'artista attraversa un periodo buio.
Il 1991, infatti, è un anno particolarmente drammatico: a distanza di pochi giorni muoiono il padre e il suo ex compagno Gainsbourg. Lei è distrutta al punto di voler definitivamente abbandonare la musica. Ma un anno dopo Jane ritorna sul palco con uno spettacolo teatrale di cui è autrice che diventerà un film Tv e un libro tradotto in italiano solo nel Maggio 2008 dal titolo “Oh scusa dormivi”(Barbès Editore). Un testo che scava nella profondità di una relazione fra due vecchi amanti attraverso un dialogo sincero e chiarificatore in una notte insonne. L'impronta teatrale colora di humor e drammaticità il tono delle battute fra un uomo e una donna che cercano di accorciare le distanze di un amore banalizzato nella monotonia quotidiana. Sarà la stessa autrice a presentare “Oh scusa dormivi” durante il quarto appuntamento del Caffè Letterario, iniziativa nata dalla collaborazione fra l'associazione culturale Multipromo/OperaFestival e la libreria Edison, che si terrà lunedì 27 luglio alle ore 19 presso il Giardino di Boboli. Un incontro che permetterà di approfondire la conoscenza dell'artista poche ore prima l'inizio del suo concerto.
Un' occasione unica promossa da OperaFestival che grazie alla sua variegata programmazione offre ad un'icona del panorama artistico e intellettuale europeo un palco affascinante come quello del Giardino di Boboli.
Annalisa Ausilio
Letizia Vallini
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