A venti giorni dal termine del programma della stagione lirica, le opere hanno imparato a muoversi, come se danzassero con alterni movimenti. Di fatto il Don Giovanni ha lasciato il 17 luglio San Galgano, il luogo del suo esordio, per arrivare giovedì 22 e 29 luglio al Giardino di Boboli, con alcune variazioni negli interpreti e nell'allestimento scenografico. Infatti, il tenore Filippo Adami interpreterà Don Ottavio e Donna Anna sarà impersonata dalla soprano Alexandra Zabala, mentre i praticabili, il tavolo, le sedie, le cornici, il cimitero e il basamento della statua, poi ancora le mura, la terrazza e le scale, sono stati sapientemente trasferiti e ricomposti a Boboli tra sabato notte e domenica.
Giovedì, prima dell'inizio dello spettacolo ci sarà l'antepiano; la prova di regia senza orchestra e poi l'assestamento, una prova in cui l'orchestra regola l'acustica.
Il Flauto magico – Die Zauberflӧte – invece, a dispetto dell'altra opera mozartiana, sarà riallestito nella maestosa abbazia circestenze. Ed ammetto, che siamo curiosi di sapere come la scenografia, in particolare le innumerevoli nuvole, sarà disposta nel palco senza renderlo saturo. La prima a San Galgano avverrà sabato 24 con replica il 31 luglio.
Fanno le valige anche i Carmina Burana, il 23 luglio e il 6 agosto approderanno all'Abbazia di San Galgano. Quale migliore dimora potevano scegliere tali canti per dominare con la loro potenza evocativa? L'Abbazia, grazie alla sua struttura architettonica, feconderà il suono, creando un'acustica sublime, che incanterà l'orecchio dei più scettici.
Aspettiamo quindi di vedere se il cambio di “scena” apporterà delle modifiche anche sulla nostra percezione degli spettacoli, magari facendoci rivalutare ciò che avevamo già etichettato.
Elisa, Silvia
Foto di Ivan
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