I due artisti tornano dopo 20 anni a Firenze, dove si erano esibiti per la prima volta al Teatro Niccolini. Dal 7 al 10 giugno al Giardino di Boboli assisteremo all'unica tappa italiana.
Jean Baptiste Thierrèe, celebre attore e protagonista della vita culturale francese del '900, è stato attratto dal circo fin da quando era bambino. Il suo personale e rivoluzionario genere di circo ebbe origine dalla sua intuizione e dal confronto con Alexis Gruss, al tempo direttore de Le Grand Cirque de France, nel luglio 1969.
Dalla loro collaborazione nacque un inedito spettacolo circense che venne anche utilizzato come strumento per la cura del disagio mentale nell'ospedale psichiatrico di La Borde.
Jean Baptiste coinvolse nei suoi spettacoli Victoria Chaplin, esperta di arte circense e sua futura moglie.
I due fantasiosi artisti sono i precursori de Le Nouveau Cirque, una forma di spettacolo che mescola l'arte circense, la drammaturgia teatrale e la danza.
Victoria e Jean Baptiste sono allo stesso tempo trasformisti, illusionisti, funanboli e musicisti: fanno del palcoscenico il luogo del possibile, dell'immaginario e dell'immaginato.
La dialettica fra luci, ombre e colori, suoni e silenzi, vesti che si trasmutano in animali fiabeschi, decostruiscono una realtà razionale trascinando lo spettatore in uno stato d'ipnosi e magia.
Chi ha avuto la possibilità di vedere lo spettacolo sa già cosa aspettarsi: le Cirque Invisible è “un improvviso lampo d'ispirazione”, una dimensione onirica, un circo incorporeo.
Una rappresentazione che siamo certi appassionerà sia adulti che bambini, i quali potranno gioire di una fuga magica dalla realtà.
Domani vi racconteremo le nostre impressioni.
Redazione all'Opera
Nessun commento:
Posta un commento