Un breve excursus del festival 2009
Eccitazione, ansia, frenesia, erano questi gli stati d’animo della grande macchina “Multipromo-OperaFestival 2009” che da mesi, stava lavorando per far sì che la prima mondiale di “Aida” fosse una rappresentazione indimenticabile. Così il 15 giugno nell’insormontabile palco del giardino di Boboli, la messa in scena dell’opera lirica più famosa del mondo, ha ripagato, ottenendo un enorme successo, tutti coloro che con fatica si erano impegnati per concretizzare l’impresa.
Una data importante, che ha segnato anche l’inizio del percorso di questo festival che da cinque anni anima l’estate fiorentina. Percorso, che è terminato con l’ultimo appuntamento del 7 agosto, che ha visto il cantautore Ivano Fossati, calcare il palco dell’abbazia di San Galgano.
La programmazione di quest’anno è risultata una vera e propria “miscela esplosiva” ed ha garantito meritati successi. L’importanza e l’imponenza di un’opera lirica come l’ Aida, che è stata riprodotta in altre tre date oltre alla prima, si è alternata a concerti di musica leggera che hanno portato artisti come Baglioni e Ranieri ad esibirsi sul palco. Inoltre il “Flauto Magico”, il “Barbiere di Siviglia”, Ornella Vanoni, Jane Birkin, hanno ottenuto tutti quanti un grande consenso dal proprio pubblico. A completare questo intrecciarsi tra lirica e musica leggera, le fantastiche rappresentazioni di danza, che hanno visto come protagonisti, l’etoile della scala Roberto Bolle con il suo spettacolo “Bolle & Friends”, e “Anbeta e José in compagnia” i noti ballerini del programma televisivo italiano più guardato degli ultimi anni. Ed ora, anche se le luci del Giardino di Boboli sono spente, ed i macchinisti hanno già iniziato a smontare il palco, non possiamo far altro che voltarci indietro e considerare questo festival, uno dei più suggestivi della Toscana per la varietà che offre al pubblico e per l’apporto artistico –culturale che riesce a donare.
Peculiarità indiscussa di questo anno è stata la capacità di attirare una folla di pubblico eterogenea.
Già nell’osservare la platea del primo spettacolo, rimanevamo piacevolmente sorpresi dalla presenza di numerosi giovani che per passione o per curiosità assistevano attoniti all’opera lirica.
Andando avanti con gli appuntamenti, questa caratteristica si è rafforzata sempre di più. Al concerto di Claudio Baglioni ad esempio il target medio, di donne sui 40-50 anni era circondato da ragazzine, spesso le stesse figlie, che spensieratamente condividevano l’amore per la musica e per il grande cantante insieme alle madri. Per non parlare della diversità di pubblico che si è presentata agli spettacoli di danza più attesi del festival. Grandi intenditori, di vecchio o nuovo stampo, si alternavano a frotte di adolescenti, famiglie e bambini che insieme ammiravano l’arte dell’espressività corporea:la danza. E per un pubblico un po’ più specializzato, non sono mancati i grandi concerti di musica classica come la “Messa da Requiem” o il “Bolero” e i “Carmina Burana” che hanno attirato un folla foltissima anche di stranieri.
Una grande soddisfazione quella di “OperaFestival 2009”, dovuta sicuramente alle scelte operate nella programmazione, alla qualità degli spettacoli che è cresciuta molto nel corso degli anni, ed anche alla combinazione di rappresentazioni artistiche in palchi en plain air come Boboli, San Galgano e Montevarchi. Sistemare palcoscenici ed impianti, capaci di ospitare spettacoli di questa portata, comporta un lavoro faticosissimo che comincia mesi prima dell’inizio del festival e finisce molto dopo. Ma se l’impegno di tutti i coinvolti porta al successo di questi anni, allora dobbiamo solo credere nella forza di questo evento e continuare a seguirlo da vicino.
Quest’anno infatti l’affascinante cornice del Prato delle Colonne, ha ispirato una nuova collaborazione tra OperaFestival e la libreria Edison: l’ “Hard Book Café”. Questo caffè letterario, che ha accompagnato tutto il festival, ha dato la possibilità ad artisti come Pelù, alla stessa Birkin ma anche personaggi come Luxuria o scrittori nascenti come Simona Baldanzi, di presentare i propri libri. Un motivo in più che ha permesso di rendere ancora più interessante il percorso di “OperaFestival 2009”, che anche se per quest’ anno ci ha salutato, continua a tenere i motori accesi per garantire un’ annata ancora più scoppiettante.
Letizia Vallini
lunedì 10 agosto 2009
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