mercoledì 4 agosto 2010

SAN GALGANO SI APRE ALLE STAGIONI

L’ultimo appuntamento della stagione 2010 di OperaFestival vede come protagonista uno dei concerti più suonati e richiesti dal pubblico, Le Stagioni di Antonio Vivaldi. Lo spettacolo avrà luogo sabato 7 Agosto alle ore 21,00 all’Abbazia di San Galgano, un’abbinata di grande fascino per gli amanti della musica classica, e sarà ricco di variazioni e virtuosismi. Le Stagioni fanno parte dei dodici concerti che costituiscono Il Cimitero dell’armonia e dell’invenzione op. 8, composta da Vivaldi nel 1725. Come richiama il nome stesso dell’ Opera ogni concerto si riferisce ad ognuna delle quattro stagioni, si tratta di un tipico esempio di musica a programma cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo.

La Primavera è un concerto in Mi maggiore per violino, archi e clavicembalo. Il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole il latrato del suo cane mentre i restanti violini le foglie fruscianti degli alberi.

L’Estate, in Sol minore per violino, archi e clavicembalo, con i suoi toni accesi e violenti riflette con efficacia la carica esplosiva della stagione.

L’Autunno è un concerto in Fa maggiore per violino, archi e clavicembalo. In questa stagione viene descritta la figura del dio Bacco ed inizia con il momento della vendemmia fino ad arrivare ai martellanti ritmi che indicano il momento della caccia.

Infine l’Inverno, un concerto in Fa minore per violino ad archi. Il concerto era stato concepito da Vivaldi per essere eseguito in chiesa tant’è che i toni sono molto meno dirompenti quasi come per non voler disturbare la preghiera dei fedeli.

Per questa occasione vedremo come protagonista l’orchestra di OperaFestival con il violino solista di Lorenzo Fuoco, uno dei solisti più ammirati della sua generazione.

Oltre ad essere una musica per le orecchie, il concerto rappresenterà una sfida per gli spettatori che dovranno aguzzare tutta la loro fantasia ed immaginazione per poter vivere appieno le tinte oscure e tetre, il vento che smuove le foglie, il caldo opprimente e la tempesta delle Stagioni.


SILVIA

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